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Noto, la città del barocco

Noto

Cittadina posta sul declivio di un colle in vista di una valle che si estende fino allo Jonio. La zona dove sorge Noto fu sede di antichissimi insediamenti umani. Sull'origine dell'antica Neetum si hanno poche fonti. fu sotto l'influenza di Siracusa nel V secolo a.C. In epoca romana, fu città di diritto latino.
Con la caduta dell'impero Romano d'Occidente subì le invasioni successive dei barbari, dei bizantini e degli arabi, dai quali fu chiamata Val di Noto, nome che mantenne esteso poi a tutta la valle, fino agli inizi dei secolo XIX. La nuova città sorse nel 1703, dopo che la vecchia Noto era stata distrutta dal terremoto del 1693. Si sviluppò assai rapidamente in virtù dell'intensa vita dell'economia agricola della zona.
II progetto della nuova città, fornito dall'erudito GB. Landolina Salonia, fu realizzato con visione organica dagli architetti R. Gagliardi, A. Italia, GB. Giannola, G. Formenti ed altri, sì che oggi la città è un concreto esempio degli ideali urbanistico-architettonici della cultura settecentesca siciliana.
A variare il meditato schema concorrono gli scenografici complessi edilizi settecenteschi fra i più suggestivi dell'isola e le numerose gradinate e stradine di raccordo dei diversi dislivelli. II tufo in cui tutta la città è tagliata, caldo e chiaroscurale, è ulteriore elemento di fusione del paesaggio urbano.

MONUMENTI

I resti del castello del XIII secolo. La Chiesa di S. Domenico, del 1727 circa, edificata quasi sicuramente su progetto di IR. Gagliardi. Nei pressi è l'ex Convento dei Domenicani con grandioso portale in bugnato del 1727. L'ex convento è oggi sede della Biblioteca Comunale ricca di 50.000 volumi. La Chiesa e il collegio dei Gesuiti sempre dei Gagliardi.
La Chiesa del Carmine anch'essa progettata dal Gagliardi, così come la Chiesa di S. Maria dell'Arco e la Chiesa di S. Chiara, che possiede una Madonna di A. Gagini. La Chiesa di S. Francesco (1745) cha compone col lato posteriore del complesso del SS Salvatore un bellissimo scenario di architettura settecentesca. Il Monastero (1706),ora seminario.
Il Duomo finito nel 1770 ho subito il grave crollo della cupola il 13 marzo l996 e da anni sono iniziati i lavori di ricostruzione e di recupero. A fianco è l'ottocentesco Palazzo Vescovile, di fronte è il Palazzo Comunale, già Ducezio, del 1746. Lo settecentesca Chiesa di S. Michele conserva all'interno un'acquasantiera del secolo XV e una scultura gaginesca.
Tra i palazzi sono degni di rilievo: il Palazzo Nicolaci-Villadorata (1737¬-1760) la Casa dei Crociferi (1730), il Palazzo Astuto, i! Palazzo Canicarao e il Palazzo Landolina. A Noto Alta vi è la Chiesa dei SS. Crocifisso, della prima metà de! '70O' che conserva all'interno una statua della Madonna della Neve di F. Laurana (1471).

Noto - Balcone
Noto - Palazzo
Balcone barocco
Ingresso di Noto
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Noto - Cattedrale Barocca
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Commenti

Inviato da Maria Cristina ... il
Che belleza. So di notare, la città di mio nonno. Mi piacerebbe visitare durante l'Infiorata. Io sono lontano fisicamente, ma vicino al cuore.

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