Per non dimenticare...

"Gli uomini passano, le idee restano. Restano le loro tensioni morali e continueranno a camminare sulle gambe di altri uomini." Giovanni Falcone
"Chi ha paura muore ogni giorno, chi non ha paura muore una volta sola." Paolo Borsellino
Sono trascorsi vent'anni dalle stragi del 23 maggio e del 19 luglio 1992. Quelle stragi che hanno toccato gli animi di tutti, permettendo la presa di coscienza di cui la Sicilia e l'Italia di allora (e forse anche di ora) avevano bisogno.
Non è possibile dimenticare coloro che hanno reso possibile tutto ciò: Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. Le loro azioni non sono solo un ricordo, ma vanno oltre: rappresentano la nuova mentalità, il nuovo modo di essere e di porsi contro un sistema dal quale scaturisce un profondo male per la società. La mafia, nel tentativo di mettere a tacere questi uomini, ha svegliato un intero paese facendo di quegli uomini degli eroi. Si è schierata contro la coscienza di ogni singolo cittadino e non più solamente contro l'istituzione dello Stato.
E loro, vittime delle stragi ed eroi del nostro tempo, erano consapevoli di andare incontro ad una morte quasi certa. Nonostante ciò non si sono fermati, così come non si sono fermati coloro che giornalmente stavano con loro: gli uomini della scorta, anch'essi consapevoli del grande rischio.
Ora che fisicamente tutti loro non ci sono più, il loro spirito e le loro idee devono continuare a vivere in noi. Se non si sono fermati loro, che erano in minoranza e sapevano di andare incontro ad un crudele destino, come possiamo fermarci noi in questa lotta?
Non rendiamo vano l'operato di questi uomini, ne tanto meno il loro sacrificio.
Lascia un commento