Lentini, famosa per le arance e per il pane

Fondata nel 729 a.C. dai Calcidesi di Naxos, raggiunse il massimo splendore durante la colonizzazione greca; fu antagonista di Siracusa nel 427 a.C., anno in cui il lentinese Gorgia, uno dei più grandi retori e sofisti dell'antichità, si recò in Atene per chiedere aiuti per la sua città, propugnando per la prima volta una federazione di stati.
Sede vescovile sotto i Bizantini (secolo VII), fu conquistata dai Mussulmani nel 1848. Soppressa la diocesi, Lentini divenne per breve tempo un feudo dei principi normanni ma, nella seconda metà dei secolo XII ritornò al demanio.
In seguito a causa di vari epidemie e del terremoto del 1542 la città decadde e si spopolò e nel 1551 il vicerè Giovanni Vega promosse la costruzione della vicina Carlentini dovevi spostò parte degli abitanti. Conserva il regolare assetto urbanistico che le diede la ricostruzione settecentesca dopo la totale distruzione per il terremoto del 1693, dell'antica città posta sui colli a mezzogiorno.
MONUMENTI
La Chiesa Madre, dedicata a S. Alfio dell'architetto Vella da Malta, compiuta intorno al i 750-89, ha all'interno tre navate su colonne; vi si conservano reliquie e quadri, una pregevole tela del Bassano e una tavola bizantina.
Nella Chiesa di S. Luca una "Crocifissione" che si attribuisce al Tintoretto. La Chiesa SS. Trinità, monumento nazionale, conserva all'interno il bellissimo pavimento in ceramica caltagironese, gli affreschi della volta di Sebastiano Lo Monaco, un trittico di scuola di A. da Messina e un grandioso altare.
La Chiesa dell'Immacolata del secolo XVIII. La Chiesa di S. Francesco di Paola, di bellissima architettura settecentesca, conserva un antico organo a mantice.
Commenti
Mi e' senpre piaciuta
Lentini bella città, come
a parte i politici
Un abbraccio a mio zio il
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